Il Parlamento europeo rinnova per il decennio 2011-2020 la sfida di ridurre entro dieci anni del 50% il numero delle vittime sulla strada. E lo fa con il voto sulla relazione del membro del Ppe, Dieter Lebrecht Koch. Che propone nuove misure e fa una lunghissima serie di richieste alla Commissione: dall’armonizzazione di cartelli e codici, alla regolazione più attenta dei tassi alcolici, fino alle aree di sosta e ai limiti di velocità.
“Questa relazione – spiega ad Euractiv.it l’onorevole Antonio Cancian, tra i più influenti membri della commissione Trasporti del Parlamento Ue – fa particolare riferimento alla sinergia e al coordinamento che devono essere caratteristiche principali dell’azione futura nel settore della sicurezza stradale, rendendo protagonisti tutti gli attori istituzionali europei, nazionali e locali”.
Secondo Cancian, in generale, “si tratta di un testo di indirizzo per le politiche di sicurezza che prevede molte proposte, dimostrando una volta di più la forte volontà politica di affrontare la sfida della riduzione delle vittime della strada tenendo in considerazione tutti gli aspetti che concorrono a garantire maggiore sicurezza”.
Nello specifico, sono tre gli aspetti sui quali si dovrà concentrare il lavoro nel futuro prossimo: nuove misure destinate ai guidatori, un capitolo dedicato alle dotazioni infrastrutturali e, infine, il nodo delle risorse.
“Innanzitutto – dice ancora Cancian -, partendo dal dato che la percentuale più alta di incidenti stradali avviene a causa del guidatore, si deve lavorare su una migliore formazione alla guida, inserendo test di guida e di verifica delle buone condizioni di salute armonizzati al livello europeo”.
Inoltre, bisogna agire sul tema dell’abuso di alcolici, armonizzando il tasso massimo autorizzato nei diversi Paesi. “È necessario – continua Cancian – introdurre per legge sistemi automatici che analizzino lo stato psicofisico del guidatore e intervengano sull’accensione del veicolo, impedendola in caso di abuso di alcol o di sostanze stupefacenti”. Quello che viene definito sistema alcol lock.
Sempre in tema di abuso di sostanza alcoliche, i tassi andrebbero rivisti e fissati allo zero per cento per i neopatentati fino a due anni e per tutti i guidatori professionisti.
Secondo la Plenaria, poi, bisognerebbe concentrarsi sui tempi di guida e di riposo degli autotrasportatori, andando a rivedere le attuali norme sul trasporto merci sulle lunghe distanze.
Un capitolo specifico di intervento deve essere dedicato alla sicurezza delle infrastrutture, che va potenziata soprattutto con la realizzazione di alcuni servizi accessori e con l’armonizzazione dei cartelli. Il Parlamento, infatti, chiede in primo luogo un intervento di regolazione della materia che uniformi la segnaletica e i codici stradali entro il 2013.
In tema di servizi, spiega Cancian: “Per favorire la serenità alla guida l’infrastruttura stradale deve essere migliorata e soprattutto completata attraverso la realizzazione di aree di sosta attrezzate per i conducenti di automezzi. Queste aree devono essere considerate parte integrante dell’infrastruttura stradale, sia in fase di pianificazione sia negli interventi di ampliamento”.
Anche i limiti di velocità andrebbero rivisti. Nelle zone residenziali e per le strade urbane a una corsia, la relazione Koch chiede di ridurre la velocità massima fino al limite di 30 km orari, “al fine di proteggere meglio gli utenti vulnerabili della strada”.
Infine, conclude Cancian, “un aspetto da sottolineare è quello delle risorse: l’Unione Europea svolge un’importante attività di coordinamento, cui però andrebbero assegnate risorse maggiori rispetto a quanto avviene in questo momento”.
Fonte: Euractiv.it