Durante la trasmissione televisiva Oggi su Canale Italia del 08/01/2012 in collegamento telefonico il Prof. Michele Trimarchi , psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ’70-’80 e presidente ISN (INTERNATIONAL SOCIETY OF NEUROPSYCHOPHYSYOLOGY) di Roma spiega l’importanza di applicare un sistema come il Riflessometro nelle autovetture e non solo, per poter prevenire gli incidenti stradali ed avere una maggiore consapevolezza delle proprie capacità psicofisiche e psicomotorie.

Due chiacchiere al volo con Giorgio Marcon, capofila del Coordinamento nazionale per la sicurezza a 360 gradi, consulente dell’Unione nazionale consumatori, protagonista di crociate contro le truffe dei T-Red e degli autovelox, ma soprattutto inventore del riflessometro contro la guida in stato d’ebbrezza.
Giorgio, in breve, come funziona il riflessometro anti-alcol?
“Prima di accendere l’auto, esegui un test di 10 prove del riflessometro: si accende una luce random, devi schiacciare il pulsante, alla fine hai il punteggio che va da 1 a 10 in base alla regolarità e alla rapidità nel premere il pulsante. Un sistema che viene già utilizzato in neurologia per capire i riflessi di una persona. Il tempo di reazione per le persone comuni, va da 150 a 300 millisecondi, all’accendersi della luce e premere il pulsante; per i professionisti, invece va da 150 a 250 il tempo di reazione, cioè l’attenzione deve essere più accentuata. Se il tuo risultato sarà da 1 a 3, l’auto non si accende; se sarà di 4, l’auto viaggerà a una velocità massima di 70 km/h; col 5, massima di 90 km/h; e col 6, massima di 110 km/h; superiore a 6, alla velocità prestabilita dall’auto nel rispetto del Codice della strada”.
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Il Parlamento europeo rinnova per il decennio 2011-2020 la sfida di ridurre entro dieci anni del 50% il numero delle vittime sulla strada. E lo fa con il voto sulla relazione del membro del Ppe, Dieter Lebrecht Koch. Che propone nuove misure e fa una lunghissima serie di richieste alla Commissione: dall’armonizzazione di cartelli e codici, alla regolazione più attenta dei tassi alcolici, fino alle aree di sosta e ai limiti di velocità.
“Questa relazione – spiega ad Euractiv.it l’onorevole Antonio Cancian, tra i più influenti membri della commissione Trasporti del Parlamento Ue – fa particolare riferimento alla sinergia e al coordinamento che devono essere caratteristiche principali dell’azione futura nel settore della sicurezza stradale, rendendo protagonisti tutti gli attori istituzionali europei, nazionali e locali”.
Secondo Cancian, in generale, “si tratta di un testo di indirizzo per le politiche di sicurezza che prevede molte proposte, dimostrando una volta di più la forte volontà politica di affrontare la sfida della riduzione delle vittime della strada tenendo in considerazione tutti gli aspetti che concorrono a garantire maggiore sicurezza”.
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